martedì 5 maggio 2015

Scuola "a blocco"

Il modello della scuola "a blocco", diffusosi nell'800, ebbe nel '900 un'evoluzione verso l'accorpamento. Viene superato lo schema "aula - corridoio illuminato" e sviluppato un nuovo modello di "aula - vuoto con doppia fila di ballatoi - aula". Sostanzialmente si tratta di una scuola a più piani con le aule distribuite da un ballatoio su un vuoto interno. Tale spazio viene utilizzato come spazio di riunione o come luogo per lo svolgimento di attività fisiche, ma rimane uno spazio isolato che non ha una relazione con il resto della scuola. Sulle testate del corpo rettangolare vengono posti altri ambienti accessori, serviti anch'essi dal ballatoio anulare. La scuola che ne consegue è un edificio con spazi connettivi che non hanno più un rapporto diretto con l'esterno, ma tutto è rivolto verso l'interno. Non vi sono più facciate esterne vetrate che illuminano i corridoi, ma tutto è rivolto su un ambiente interno illuminato dall'alto. I percorsi interni sono più brevi, il blocco edilizio è ancora più compatto e più economico. Ne consegue che nel nuovo modello la vita complessiva della scuola si svolge maggiormente in se stessa. La scuola "a blocco" subisce nel tempo un'ulteriore evoluzione più qualificato e articolato divenendo lo spazio di riferimento visuale interno dell'intero organismo scolastico. Il fulcro della composizione diventano più corti su cui si affacciano ampie vetrate su cui si affacciano le aule.

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