mercoledì 6 maggio 2015

Scuola "estensiva"

Nella scuola "estensiva" l'organizzazione distributiva è suddivisa in distretti, composti ognuno da uno spazio comune e destinati ai vari momenti della vita di un alunno. Lo spazio per la formazione del bambino, che deve stimolare l'attenzione, la misura e il confronto, è costituito da ambienti conformati per favorire l'ingresso della luce diretta del sole e quella riflessa dal cielo, particolarmente adatta alla percezione del mondo esterno. La scuola estensiva quindi si caratterizza per la diffusione planimetrica dell'edificio, ma soprattutto per l'esposizione dell'edificio legata all'interpretazione psicologica delle varie fasi di crescita degli allievi. Questo modello di scuola facilita l'intuizione e l'interazione col mondo esterno. In alcuni casi la scuola estensiva assume la configurazione della ripetibilità non seriale di un nucleo di base. La struttura si presenta aperta e predisposta per diversi apporti nel tempo. Il nucleo base autosufficiente è costituito da quattro aule disposte intorno a uno spazio centrale per le attività comuni e per i servizi. Tali nuclei sono connessi tramite corridoi vetrati con un corpo centrale che ospita biblioteca, direzione, sala riunioni, laboratori, spazi comuni e atrio. Questi modelli di scuola necessitano di spazi molto estesi e si configurano come delle piccole città all'interno della scuola, nelle quali il grande spazio centrale si configura come una strada che ha il compito di dare ordine agli altri spazi dell'intero complesso.

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