martedì 5 maggio 2015

La scuola nell’antica Grecia

Nell’antica Grecia esistevano scuole libere, senza programmi ed esami, pagate dagli stessi alunni. Solo a Sparta lo Stato prese il diretto controllo della scuola nominando propri maestri. Il sistema educativo spartano definito “agoge” prevedeva che tutti i maschi fossero uniformati alla stessa mentalità. I giovani dovevano imparare a sopravvivere con l’astuzia e il furto. A 20 anni i giovani passavano all’età matura e quindi all’inserimento nella società. Le donne erano escluse dal sistema educativo e si dedicavano alle gare atletiche e al canto corale. Anche ad Atene prese piede un sistema educativo simile, con i giovani maschi preparati mediante l’addestramento militare chiamato “ephebeia”. Le attività scolastiche non venivano praticate in sedi specifiche, ma venivano utilizzate le case dei maestri o gli spazi pubblici, come i giardini o i portici (stoà). Si utilizzavano anche le piazze del mercato e i portici posti ai lati delle piazze principali delle città. Furono sviluppate particolarmente le attività fisiche e l’addestramento alla lotta e all’uso delle armi; furono così istituiti i Giochi Olimpici che venivano svolti nelle palestre per gli esercizi di lotta, poi nel ginnasio adatto a tutte le gare olimpiche. Si trattava di un campo sportivo recintato con un boschetto al centro e bagni, spogliatoi e aule annesse. Nel ginnasio si praticavano anche attività di studio e discussione. Sorsero così tre famose scuole: il Liceo di Aristotele, l’Accademia di Platone e il Cinesarge di Antistene. Con l’espandersi delle città i ginnasi si spostarono anche nelle periferie dove c’erano spazi liberi. Il ginnasio doveva far svolgere le attività che la vita cittadina impediva e così venivano riprodotti i movimenti delle attività di caccia e del lavoro agricolo. Attraverso queste attività lo Stato educava i giovani all’integrazione sociale e li teneva in forma per la guerra. In alcune città coloniali il ginnasio non è ai margini della città ma nel tessuto sociale cittadino dell’agorà. Gli edifici pubblici così non sono più isolati tra loro, ma cominciano a far parte di un sistema (tempio, palestra, ginnasio, biblioteca). Il modello educativo greco e i suoi spazi di pratica ispirarono l'istruzione dell'antica Roma e continuarono a rappresentare il riferimento anche nel medioevo, nel rinascimento fino al Neoclassicismo, costituendo il fondamento della civiltà occidentale.

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